Sogni di frequentare l’Università all’estero ma ancora non hai le carte in regola? Non disperare: hai mai sentito parlare del Foundation Year? Forse è questa la giusta soluzione.

I motivi per cui potresti non essere pronto, forse sono molteplici ma non è detto che sia un male rimandare di un anno o poco più la tua partenza.

Foundation Year

Non ci credi? Presta attenzione e ascolta un po’.

Studiare all’estero: quanto tempo ci vuole

Studiare all’estero, frequentando l’Università, è un’esperienza in grado di cambiare la tua vita. Sentirsi pronti, non significa esserlo: ci sono molti fattori che possono incidere sulla partenza e determinare il fallimento di un’esperienza. Per questo, a volte, sentirsi dire dall’Università  in cui si è fatta domanda un grande “no”, può essere solo un bene.

Non è una frase fatta: il tempo ben speso per ottenere i risultati necessari a raggiungere un obiettivo, non è mai tempo perso.

All’estero si tende ad avere una concezione del tempo un po’ diversa dalla nostra: ottimizzare gli anni, significa per molti stranieri trovare il giusto modo per acquisire competenze. E per farlo non è detto che serva un periodo predefinito: ciò che conta, in verità, è il risultato e se per raggiungere al meglio delle tue possibilità ci impiegherai di più, importerà poco.

In Italia non è così: si corre troppo e, spesso, inutilmente. I ragazzi si affannano per terminare l’Università o la scuola entro i tempi previsti ma non hanno le idee chiare o le competenze necessarie per proseguire coscienziosamente o con buon senso il loro percorso.

Quindi se ti stai chiedendo quanto tempo ci vuole per riuscire ad andare a studiare all’estero, sappi che la risposta corretta è: “quello giusto per te”.

Come ottimizzare il tempo se si viene respinti

Se hai applicato per frequentare l’Università all’estero ma sei stato respinto, puoi vedere il bicchiere mezzo pieno e rovesciare la situazione a tuo favore. Come? Il Foundation Year può essere un’idea.

Il Foundation Year è una sorta di anno sabbatico che ti traghetta dalla scuola superiore all’Università americana o britannica in maniera consapevole. Se, per esempio, non possiedi ancora le competenze linguistiche per accedere a un ateneo estero, questo può essere un modo interessante per migliorare il livello linguistico e tentare l’anno successivo di essere ammessi. Quindi perché demoralizzarsi e non tentare?

Inoltre c’è da dire che in Gran Bretagna sono le stesse Università a somministrare il Foundation Year, garantendo così agli studenti il conseguimento delle votazioni necessarie all’ammissione ma negli USA tale programma, chiamato Transfer Program, si svolge prevalentemente nei Community College. In questo modo gli studenti guadagnano dei crediti che permettono loro di entrare nei corsi di Bachelor’s Degree al secondo o al terzo anno.

Frequentare il Foundation Year è, pertanto, vantaggioso. Al termine di questo percorso si è più preparati, se non addirittura idonei. Sottovalutare le criticità linguistiche o emotive, può essere un errore. Non farlo e non vedere il rifiuto come una sconfitta. 

Non è altro che un modo, forse un po’ duro, per metterti alla prova e indurti a realizzare veramente il tuo sogno!

 

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